10/04/2018 La cucina cinese è una delle più antiche al mondo.
Le prime testimonianze risalgono infatti all’età della pietra. In occidente si tende spesso a parlare di cucina cinese come se fosse propria dell’intero paese. In realtà, essendo la Cina una nazione grande circa 30 volte l’Italia, le differenze tra le regioni che si trovano a nord, sud, est e ovest sono particolarmente marcate. Le maggiori tradizioni culinarie sono:
- la cucina cantonese: la più conosciuta in occidente, soprattutto per i piatti come il riso cantonese e il pollo al limone
- la cucina del Sichuan (provincia della Cina sud-occidentale): propone i piatti più piccanti in assoluto, come il mapo doufu (tofu) piccante
- la cucina del nord (regione di Pechino): la fanno da padrone il piatto di ravioli e la famosa anatra laccata alla pechinese
- la cucina del Fujian (sud-est): porta in tavola soprattutto zuppe e ostriche
- la cucina del Jiangsu (costa est) e dello Zhejiang (provincia orientale): famosa per il pesce, di mare e d’acqua dolce, e per le lingue d’anatra affumicate.
Una delle caratteristiche della cucina cinese è l’assenza di restrizioni religiose. Non esiste ad esempio il divieto di consumare carne suina come nell’Islam o bovina come nell’induismo. Tra gli ingredienti davvero poco usati ci sono il latte e i suoi derivati e l’olio d’oliva (si prediligono grassi derivati dal maiale e oli di arachidi o soia). Il riso è consumato in tutta la Cina, anche se al nord i noodles preparati con il grano tenero sono molto amati. La nazione è profondamente legata all’agricoltura, infatti nella maggior parte dei piatti si trovano verdure e ortaggi. I piatti sono molto curati e preparati con attenzione per i particolari.
Caratteristica che più salta all’occhio della cucina cinese è l’utilizzo delle bacchette, per molti occidentali ancora strumenti non facili da maneggiare!
Codere ti ricorda l’evento “Sere d’Oriente” nella Gaming Hall Cola di Rienzo di Roma